Un blog è un sito web dinamico che prevede un costante aggiornamento dei suoi contenuti tramite la pubblicazione di nuovi articoli.
Per un professionista o un’azienda aprire un blog è una questione di strategia, perché il blog dà la possibilità di informare le persone sulle conoscenze in nostro possesso e al tempo stesso di offrire gratuitamente un aiuto concreto chiarendo i dubbi che esse hanno.
Perché creare un blog è importante
I vantaggi sono molteplici e bilaterali. Da una parte si informano le persone su tematiche specifiche, rendendole più preparate e consapevoli riguardo ai prodotti o servizi che offriamo e più vicine alla soluzione dei loro problemi. Dall’altra si molto le perdite di tempo di persona o al telefono per chiarire gli stessi dubbi o perplessità si dà una prova tangibile di essere competenti in un certo settore migliorando la nostra autorità online.
Inoltre se abbiamo o vogliamo avere una strategia di più ampio respiro per promuovere la nostra attività dobbiamo essere consapevoli che i contenuti che creiamo sono il migliore investimento che possiamo fare. In quest’ottica avere un blog aggiornato ci dà la possibilità di condividere i nostri articoli attraverso altri canali, come ad esempio i social media e aumentare notevolmente il nostro potenziale pubblico. Una strategia di marketing per rivelarsi vincente deve per forza includere diversi attori, i quali devono necessariamente essere integrati tra loro come pezzi di uno stesso ingranaggio.

Sia che si investano soldi o il proprio tempo, per far funzionare un blog la cosa fondamentale è che i contenuti escano con regolarità e non tradiscano le aspettative delle persone a cui ci rivolgiamo. Per assicurarci di rispettare i requisiti necessari per creare e far funzionare un blog dobbiamo pensare bene a cosa scrivere e quando, pianificando le attività e raccogliendo tutte le informazioni in un Piano editoriale.
Quali obiettivi porsi quando si vuole creare un blog aziendale?
1. Il piano editoriale: scegliere con cura gli argomenti da trattare.
Una buona pratica è quella di prendere carta e penna e buttare giù una lista di domande che i nostri clienti ci rivolgono spesso, diciamo una decina. Se la nostra attività è all’inizio e non abbiamo ancora ricevuto domande dobbiamo fare uno sforzo ulteriore e provare a immaginare quali possano essere i loro dubbi, quali i problemi che vogliono risolvere e che riguardano strettamente la nostra offerta.
Non ci scoraggiamo subito se non ci viene in mente niente, ma portiamo con noi il taccuino e ogni tanto buttiamo giù un’idea, sicuramente ci sono molte cose da scrivere bisogna solo trovarle dentro di noi. Le idee, si sa, vengono in mente nei momenti più strani.
2. Creare una lista di sotto argomenti
Una volta individuati gli argomenti principali, le macro aree da trattare, bisogna scendere nel dettaglio e argomentare con ulteriori articoli, perché le persone si trovano su internet per risolvere un solo problema per volta e quel problema è urgente e specifico.
Qui è importante sottolineare che ogni articolo parla a un ristretto gruppo di persone all’interno dell’identikit che abbiamo sviluppato quando abbiamo pensato al nostro cliente ideale, pertanto non cerchiamo di inserire troppe informazioni tutte insieme, invece cerchiamo di essere dettagliati e davvero utili.
3. Ripetere il punto precedente
Se ci sforziamo veramente di metterci nei panni dei nostri interlocutori ci accorgeremo che molto probabilmente da ogni sotto argomento potremmo far partire tutta una serie di approfondimenti o casi particolari che meritano di essere vagliati.
Per fare questo è importante anche monitorare cosa dicono i nostri competitors, le tendenze di ricerca su Google e le novità che escono periodicamente all’interno del nostro settore.
4. Puntare sulla qualità e avere un piano temporale di pubblicazione
Se hai individuato uno o due argomenti la tentazione, fortissima, è quella di buttarsi e cominciare a scrivere. Non farlo. Assicurati di avere una lista ben nutrita di argomenti e sotto argomenti, di aver navigato a sufficienza nei blog dei competitors prima di cominciare a scrivere. Ancora più importante: pianifica la pubblicazione.
Mediamente pubblicare un articolo a settimana va bene anche perché lo sappiamo, nessuno di noi ha così tanto tempo per leggere molti contenuti. Ne selezioniamo alcuni e li centelliniamo durante la settimana. A volte, seppure questi suscitano interesse in noi non siamo in grado di fruirli perché abbiamo troppe cose da fare. Questo è il motivo per cui la qualità di quello che decidiamo di leggere deve essere elevatissima e risolvere una domanda che abbiamo dentro, altrimenti difficilmente decideremo di tornare su quel blog e sprecare nuovamente il nostro tempo.

5. Per aprire un blog non basta aver scritto un articolo
Cosa significa essere pronti a pubblicare? Abbiamo finito di scrivere un articolo, abbiamo persino curato la SEO sulla nostra pagina e il nostro testo è ottimizzato per posizionarsi tra i risultati di Google. Siamo pronti per pubblicarlo? La risposta è no. Aspettiamo.
Supponiamo di decidere di pubblicare un articolo a settimana sul nostro blog. Prima di pubblicare il nostro articolo assicuriamoci di averne scritti e ottimizzati almeno 4 o 5. Questo è molto importante perché ci consente di avere il tempo di scrivere i successivi articoli senza stress. Certo, dovremo pur sempre pianificare nella nostra agenda settimanale qualche ora dedicata alla produzione dei contenuti e avere il tempo di rinnovare periodicamente quelle attività di cui abbiamo parlato nei punti precedenti, altrimenti tutto il castello crolla, ma se saremo costanti non vivremo questa cosa come un supplizio. La chiave è far sì che il blog faccia parte a pieno titolo della nostra attività. Il tempo che impieghiamo per curarlo vale tanto quanto un corso di aggiornamento. È un investimento che se portato avanti con costanza porta risultati nel medio-lungo periodo.
6. Creare una rete di articoli connessi tra loro
Quando pensiamo agli argomenti di cui scrivere cerchiamo di ragionare “quadrimensionalmente” come direbbe qualcuno. Quello che dobbiamo fare è inserire all’interno delle nostre pagine dei link ad altri nostri articoli nell’ottica di spingere il lettore ad approfondire altre tematiche, farsi venire nuovi dubbi e cercare nuove risposte, perché il primo scopo di un blog aziendale è quello di farci conoscere come professionisti e cercare di creare una relazione con il nostro pubblico. Spingerlo a passare più tempo possibile sul nostro sito e fargli capire che noi possiamo aiutarlo qualora ne avesse bisogno.
Quindi quando scriviamo un articolo cerchiamo di pensare anche alla sua posizione nell’organigramma degli argomenti e non dimentichiamoci di aggiornare periodicamente gli articoli vecchi inserendo nuovi link ad articoli più recenti.
7. Scegliere un formato adatto per il piano editoriale
Tutte queste decisioni devono essere salvare in un file che sia leggibile e si riveli utile nella gestione settimanale del blog. Per farlo esistono una miriade di tools sia gratuiti che a pagamento. Lì c’è davvero l’imbarazzo della scelta e questa scelta può essere diversa da persona a persona. Se però siamo all’inizio del nostro percorso il mio consiglio è quello di utilizzare un semplice file di excel. È la cosa più semplice. Si potrà pensare in seguito di optare per uno strumento differente oppure non cambiare affatto. Le voci da inserire nelle colonne potrebbero essere queste:

tuttavia esse dipendono da ciò che abbiamo in testa. Organizziamolo in base alle nostre reali esigenze e in accordo al nostro modo di vedere le cose. Il piano editoriale è la nostra quarta dimensione e ci permette di muoverci tra gli articoli assumendo una prospettiva sopraelevata. Se usato correttamente è uno strumento molto potente.
Spero che questo articolo ti sia stato utile. Ti invito a commentare o scrivermi se hai delle domande da pormi. Farò del mio meglio per risponderti!