Piacere, Martina!

Ti racconto
una storia
lanterna

"Believe in your own voice"

Believe in your own voice

Questa frase della scrittrice statunitense Anne Rice – Intervista con il vampiro fu il suo spettacolare esordio – mi è molto cara. In tempi lontani è stata un po’ come un mantra per me, una lanterna che ha illuminato ogni mio piccolo passo in avanti.

Negli ultimi 10 anni il fattore comune è stata la ricerca, soprattutto interiore. Volevo un lavoro da amare invece di un luogo in cui dirigermi ogni mattina malvolentieri.

Gli ingredienti della storia

  • un protagonista (IO)
  • un cattivo (LA VITA, LE SCELTE SBAGLIATE, LA TESTARDAGGINE IMPENITENTE)
  • un conflitto principale (L’INSODDISFAZIONE)
  • gli aiutanti del protagonista (UNA NUOVA FAMIGLIA, LA TENACIA, L’IMPEGNO, LA VOGLIA DI CAMBIARE). 
martina stoppa ingredienti della storia

La trama in breve

Laurea Triennale in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Genova nel 2010.

Mmmm… Non sono convinta ma sono arrivata fin qua…

Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica a Genova nel 2012.

Ce l’ho fatta! Dai, proviamo a fare questo lavoro, magari mi piace.

Lavoro come Front-end Software Developer a Savona.

Scopro che questo lavoro NON MI PIACE, è alienante, faccio un sacco di trasferte vivendo da sola in albergo per settimane e l’unico pensiero che ho in mente è “voglio tornare a casa”.

Un parente mi chiede di realizzare un sito web e io accetto.

Ma sarò in grado? Va beh, proviamoci.

IL PUNTO DI NON RITORNO.

Oddio, e ora che faccio? Ma io… CHI SONO?

“Believe in your own voice”.

Dunque, amo scrivere, leggere, disegnare, smanettare al PC, osservare, ascoltare, interrogarmi sui perché senza risposta, pensare.

Insegno l’Italiano come lingua straniera, perché mi piace e mi permette di mischiarmi ad altre culture e alla vita di persone molto diverse da me. Mi fa riflettere molto.

Ma perché diavolo ho studiato Ingegneria? Boh, però sono diventata precisa, ordinata, puntuale (incredibile ma vero!). Inoltre ora sono brava a tirarmi fuori dai guai.

Scrivo, molto. Da questo periodo nascono tre libri di narrativa: due novelle satiriche e un romanzo.

La scrittura ha sempre fatto parte della mia vita, fin da quando ero molto piccola, ma ora mi ci dedico consapevolmente e mi aiuta a capire in che direzione voglio andare.

Comincio a sentirmi di nuovo a mio agio con me stessa.

Forse non è stato tutto vano, intendiamoci, all’università ho anche incontrato mio marito… Riproviamo!

Quel che è certo è che devo rimettermi a studiare. Il web mi attrae parecchio, voglio saperne di più: un Master è quello che ci vuole.

Arriva una frugoletta e frequento un Master in Digital Marketing e Social Media.

Passa un anno. Che fatica conciliare lo studio con la vita famigliare! Finisce anche questo ciclo di formazione, conseguo la certificazione a pieni voti e svolgo 4 mesi di praticantato lavorando come UX/UI Designer e Visual Content Creator.

Per fortuna studiare mi è sempre piaciuto. Sono contenta perché sento che MI PIACE, MI PIACE, MI PIACE!

Sì però… Vorrei impegnarmi in un’attività che sia davvero mia.

Mi rimbocco le maniche e ci metto tutta me stessa.

Cosa ho imparato

La crescita personale è il più ambizioso e soddisfacente dei traguardi e senza le persone giuste al proprio fianco spesso diventa impossibile raggiungerla. Ma grazie ad essa si può riprogettare la propria vita, partendo da una profonda conoscenza di se stessi e delle proprie capacità.  

Lieto fine o tragedia annunciata?

Martina Stoppa un lavoro da amare

Il finale è ancora ben lontano dall’essere scritto, ma il solo fatto di fare un lavoro che mi piace credo sia già un gran risultato.

Per il resto sono convinta che l’unicità di ognuno di noi sia un tesoro prezioso da valorizzare e mettere al servizio degli altri, nel lavoro come nella vita.

Il nostro bagaglio di esperienze e il loro mix unico può dar vita a progetti che non potrebbero realizzarsi altrimenti.

Il finale è ancora ben lontano dall’essere scritto, ma il solo fatto di fare un lavoro che mi piace credo sia già un gran risultato.

Per il resto sono convinta che l’unicità di ognuno di noi sia un tesoro prezioso da valorizzare e mettere al servizio degli altri, nel lavoro come nella vita.

Il nostro bagaglio di esperienze e il loro mix unico può dar vita a progetti che non potrebbero realizzarsi altrimenti.

Martina Stoppa un lavoro da amare