Per molto tempo il sito vetrina è stato il modello di sito più utilizzato sul web. Era un sito statico, una vetrina appunto sulla quale soffermarsi per poi chiedere informazioni tramite un modulo contatti. Funzionava bene perché la concorrenza era minore e in gioco c’erano meno variabili. Essere notati era più semplice.
Sito vetrina oggi, cosa è cambiato.
Negli ultimi anni le cose sono mutate drasticamente. La concorrenza è aumentata e i mercati si sono saturati. Ora per essere notati non basta più essere presenti, ma bisogna essere anche speciali. Inoltre servono molti più accorgimenti tecnici per emergere. Purtroppo questo trend non è destinato a invertire la sua rotta, ormai a prescindere dalla dimensione della nostra attività quando ci poniamo l’obiettivo di fare promozione online dobbiamo essere consapevoli che un sito vetrina oggi per avere senso di esistere non dovrà essere statico, strutturato con le 4/5 pagine classiche, ma dovrà ospitare contenuti dinamici con lo scopo di attirare i visitatori, altrimenti non sarà valso l’investimento di crearlo.
Quali considerazioni bisogna fare prima di creare un sito web?
La difficoltà di emergere in un luogo virtuale sempre più popolato non ci deve scoraggiare e non deve farci pensare che non ne valga la pena. Certamente però prima di cominciare bisognerà studiare a fondo il mercato e le nicchie maggiormente profittevoli in cui inserirsi, di conseguenza bisognerà elaborare una strategia digitale per trasformarlo da semplice biglietto da visita a strumento efficace per acquisire contatti o nella versione più complessa in e-commerce per vendere prodotti e servizi.
Se il sito vetrina sarà dinamico e inserito all’interno di una strategia globale sarà possibile coglierne anche i frutti.
A chi si adatta il sito vetrina?
A professionisti, studi associati, artigiani, artisti, piccole aziende o altro. Potrei dire a tutti coloro che non abbiano come unico scopo quello di vendere dei prodotti, ma in realtà la definizione di sito web “vetrina” è ormai molto liquida e bisogna verificare cosa convenga fare caso per caso. Quello che è certo è che questo tipo di sito deve funzionare come generatore di lead, di contatti, che possano trasformarsi nel tempo in clienti attraverso lo scambio reciproco di un valore tangibile.
Per un professionista o in generale un’attività che voglia vendere dei servizi avere un sito vetrina è quanto mai importante, perché qui non abbiamo un prodotto fisico da vendere, magari un prodotto creato da altri, quindi l’unico bene che possiamo veicolare è la conoscenza che possediamo in uno specifico settore di riferimento.
Diversamente una piccola attività commerciale con sede sul territorio potrebbe trarre maggiori vantaggi curando molto bene la propria scheda Google MyBusiness, che tra le altre cose offre anche la possibilità di avere un sito one page molto semplice ad essa collegato per aggiungere ulteriori informazioni importanti. Per questo è così determinante valutare il contesto in cui ci si muove prima di intraprendere qualsiasi azione.
Per garantire vitalità al sito vetrina e farlo diventare una creatura che serve uno scopo ben preciso bisogna che sia sempre in evoluzione, per far questo dovrà possedere determinati requisiti.
Quali caratteristiche deve possedere il sito vetrina per rispondere alle sfide di oggi?
#1. Ottimizzazione SEO
A volte mi sento dire “sono l’unico che propone questo servizio, a cosa mi serve la SEO?”. La risposta è semplice, senza SEO non esisti (online). Ma poi, pur ammettendo di non avere concorrenza (ipotesi molto remota e pure un po’ spaventosa), chi ti dice che in futuro non sbuchi dal nulla un avversario, o molti, che decidano di buttarsi proprio in quel campo lì? Meglio prevedere tutti gli scenari possibili e sfruttare il vantaggio di essere i primi.
Ma non solo, la SEO è una struttura imprescindibile, l’insieme di azioni indispensabili sulle quali poggia qualsiasi progetto web, se manca non solo non ti troveranno le persone che ancora non ti conoscono ma non ti troveranno neppure quelle che ti conoscono e che vorrebbero avere informazioni più dettagliate prima di chiamarti o fissare un appuntamento. Questo in cosa si traduce?
Analisi keywords
Questo punto è fondamentale per sviluppare contenuti dedicati al pubblico cui vogliamo rivolgerci. Quali sono gli intenti di ricerca nel settore nel quale ci muoviamo? Quali i dubbi che i nostri potenziali clienti hanno in merito al nostro lavoro o agli argomenti correlati ad esso? Bisogna avvalersi di strumenti in grado di darci queste informazioni e tradurle in parole chiave che gli utenti del web cercano su Google.
Scrivere e inserire contenuti ottimizzati
I contenuti – testi, immagini o video – che inseriamo sul sito web devono essere ottimizzati per la SEO. Non basta soffermarsi sull’ottimizzazione di pagina diretta alla visualizzazione sulla SERP(Search Engine Result Page), ogni contenuto deve essere pensato per accordarsi con le keywords isolate al punto precedente.
Curare aspetti tecnici che migliorano l’autorevolezza sui motori di ricerca
Ci sono poi dei parametri tecnici che vengono scandagliati e monitorati periodicamente dai motori di ricerca e che fanno salire o scendere le nostre pagine web nella lista dei risultati associandole a determinate keywords. Velocità di caricamento, fruibilità sui vari dispositivi mobili, gerarchia e struttura delle pagine adeguata ne sono un esempio.
Avere una strategia di link building
L’autorevolezza del nostro sito vetrina è anche migliorata o peggiorata dalle citazioni che le nostre pagine ricevono su altri siti, a loro volta autorevoli nel loro settore di riferimento. Per essere citati da altri siti bisogna lavorare di cesello, specialmente all’inizio, e tradurre le relazioni che intessiamo online (o offline) in link. Questa parte è la più strategica in assoluto, per questo ha un’importanza così determinante nel quadro generale di un buon posizionamento.
Realizzare un piano efficace di link building e tradurlo in risultati concreti non è semplice e richiede competenze molto diverse. Occhio però, fare i furbi e ottenere dei link a fronte di un pagamento è una pratica fortemente sconsigliata che può anche compromettere del tutto la reputazione del sito.
#2. Pagina Servizi
Supponendo di essere una piccola azienda o un professionista la pagina servizi non può proprio mancare nel sito vetrina. È fondamentale per comunicare al proprio pubblico (potenziali clienti) cosa facciamo, cosa devono aspettarsi da noi e in quali modalità. Non lesinare nella stesura dei contenuti fa risparmiare tempo a tutti. A noi perché fughiamo dubbi che altrimenti dovremmo spiegare al telefono, a loro perché si fanno un’idea chiara di cosa offriamo e percepiscono la nostra competenza in materia. Questo li rende anche più inclini a fidarsi delle nostre capacità.
I Contenuti hanno una potenzialità enorme e non dobbiamo sprecarli.
Il modo migliore per sfruttare una Pagina Servizi è quello di modellarla come una landing page. Cioè creare al suo interno dei percorsi che accompagnino l’utente verso le azioni che vogliamo fargli compiere. A seconda del suo livello di coinvolgimento nei nostri confronti possiamo prevedere delle strade che lo convoglino verso il completamento di un determinato percorso. Inoltre avere delle landing pages ben confezionate può essere utile quando dobbiamo integrare altri canali di comunicazione al nostro sito web, per esempio i social media o le campagne pubblicitarie.
#3. Pagina Contatti
Rendere i nostri contatti molto espliciti attraverso la creazione di una pagina dedicata e che sia il più completa possibile rende semplice e immediata l’azione all’utente. Se è difficile trovare i nostri recapiti inevitabilmente qualche persona, seppur inizialmente interessata, si perderà per strada e non arriverà fino in fondo. Vogliamo davvero rischiare di perdere un’occasione per un motivo del genere? Non credo. I nostri riferimenti devono essere chiari, dobbiamo dare alle persone la possibilità di contattarci nel modo che preferiscono, quindi inserire diverse modalità di contatto per far sì che fin da subito si sentano a proprio agio.
Inoltre dobbiamo renderli visibili e accessibili in diversi punti del sito in modo che non ci siano scuse!
#4. Pagina Chi Sono
Questa pagina a volte viene sottovalutata, spesso sento dire “ma sì, nel Chi Siamo prendiamo spunto da quest’altro sito e scriviamo due righe di presentazione”.
Questa tattica non porta a nulla, inutile dirlo. Quando scriviamo dei contenuti per il nostro sito dobbiamo avere in mente che più informazioni utili daremo di noi, più sarà facile creare una relazione con il nostro pubblico.
Cosa possiamo comunicare in questa pagina? Che informazioni far trapelare? Il nostro scopo deve essere quello di far sapere come approcciamo il lavoro, non per forza snocciolando dettagli e particolari, ma dando un’idea di che persone siamo, quali sono le cose per noi importanti e che vogliamo trovare nell’ambiente lavorativo.
L’interesse che possiamo suscitare nelle persone è notevole se scriviamo dei contenuti adeguati. Dando loro l’impressione di conoscerci già sarà molto più probabile che vogliano conoscerci davvero.
#5. Il Blog
All’inizio abbiamo detto che un sito vetrina oggi è un sito con una connotazione dinamica. Ecco quindi che per aggiungere dinamismo dobbiamo creare contenuti nuovi, curarli, aggiornarli all’occorrenza e rendere questa pratica periodica. Uno dei modi migliori per farci conoscere e apprezzare dagli utenti è quello di condividere quello che sappiamo. Le nostre conoscenze nel settore particolare in cui ci muoviamo sono il nostro biglietto da visita e offrire gratuitamente questo tesoretto ci aiuta molto più di quanto potrebbe sembrare.
Il blog è un contenitore di informazioni utili per chi legge e per chi scrive. È un ottimo modo per individuare nuovi segmenti di pubblico, nuovi interessi e nuovi dubbi da sfatare. A volte ci aiuta anche a tenerci allenati, a ripassare e ad aggiornarci sulle ultime novità che riguardano il nostro mercato di riferimento.
In ultimo fa sì che l’autorevolezza del nostro sito web aumenti, ottenendo col tempo posizionamenti migliori sui motori di ricerca.
Per approfondire leggi anche “Come creare un blog: guida pratica per iniziare“.
#6. La Newsletter
L’Email Marketing è un campo vastissimo e dai mille risvolti. Se usato bene può essere utile per fidelizzare coloro i quali hanno deciso di conoscerci o di servirsi delle nostre competenze, per risvegliare in loro l’interesse verso ciò che facciamo. La Newsletter, come tutti i canali di comunicazione che abbiamo a disposizione, deve essere pensata e nutrita in ogni dettaglio e mai intesa come fine a se stessa. Anche qui il dinamismo è la chiave di tutto, essere dinamici significa rispondere alle esigenze precise e attuali di chi ci ha dato fiducia. Se il sito è davvero progettato per accogliere contenuti dinamici, avere una Newsletter può essere un buon modo per comunicare periodicamente quali sono le novità che abbiamo in programma o gli eventi a cui intendiamo partecipare.
Ma non è tutto, la Newsletter può essere anche un format editoriale ed essere pensata come bacino di contenuti da integrare a un blog, o a una strategia più ampia della semplice comunicazione di offerte o news che ci riguardano. Maggiore sarà l’utilità, il valore che noi inseriremo in questi contenuti, maggiore sarà il ritorno sull’investimento e l’interesse che susciteremo nel nostro pubblico.
Come in tutti i progetti che si rispettino anche in un sito vetrina non possono mancare la motivazione e la costanza nel portare avanti quello che si è iniziato, valutando periodicamente il lavoro fatto e cercando nuovi margini di miglioramento, altrimenti di cosa stiamo parlando?
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